"rispetta l'ambiente dove vivi, rispetterai anche gli altri"

una nuova realta'

 

Oggigiorno, non ci si può fermare alla depurazione delle acque reflue: un risanamento efficace non può prescindere dall'esigenza di conservare e ripristinare la qualità dell’ecosistema dei corpi recettori; il passo successivo è dunque quello di collegare tale aspetto con le esigenze di ripristino e conservazione degli habitat.

 

Nel D.Lgs. 152/06 e s.m.i all'allegato 5 si evidenzia la possibilità di ricorrere alla fitodepurazione in alternativa ai più tradizionali impianti di trattamento, così come definito dal PTAR n°42/2007 e DGR 219/2011.  

fitodepurazione

In questo contesto si inseriscono le aree umide ricostruite “wetlands”, che, oltre a sfruttare la capacità autodepurante naturale, PRESENTANO ALTRI VANTAGGI QUALI: l’integrazione della tecnologia di depurazione a valle del punto di scarico e, in primis, il ripristino dell’habitat naturale e della biodiversità.

Subirrigazione ed evapotraspirazione

 

Ai sensi dell’articolo 22, comma 1, delle norme di Attuazione del Piano di tutela delle Acque Regionale,

“il trattamento dei reflui deve essere effettuato attraverso evapotraspirazione fitoassistita o subirrigazione”.

 


INNOVA AGB ......................................................